domenica 29 luglio 2007

“Verde”

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L’acciaio del treno che squarcia il verde e che sui ponti oltrepassa fiumi di macchine
con il fiatone arriva alla stazione e io ti saluto borgo amato ed infame
spingo e trascino in corridoio le valigie, con decisione mi aiuto con le gambe
arrivo allo scompartimento e c’è un uomo che disegna il suo riflesso nel finestrino
e nello sfondo c’era un prato verde
sì nello sfondo un grande prato verde
dove a fatica nascono speranze
dove a fatica nascono speranze
mi siedo incuriosita accanto a lui e così con domande furbe si spalancano discorsi
nelle valigie ho messo tutti i miei vestiti, sono scappata via dai miei genitori
lui si sbottona e poi mi dice:”t’invidio un po’”, poi abbassa gli occhi: “sono nato orfano
Faccio ritratti e a 18anni ho disegnato anche me, da allora non riesco a fare di meglio
e nello sfondo c’era un prato verde
sì nello sfondo un grande prato verde
dove a fatica nascono speranze
dove a fatica nascono speranze
a volte sembra che il mio cuore si sia fermato e se fuori tutto cambia dentro nulla è cambiato
ero felice, tanti amici e un po’ d’ingenuità ma dopo i 18 anni gli anni son volati via
dopo i 18 anni gli anni son volati via, e nello sfondo c’era un prato verde
dopo i 18 anni gli anni son volati via, sì nello sfondo un grande prato verde
dopo i 18 anni gli anni son volati via, dove a fatica nascono speranze
dove a fatica nascono speranze
gli chiede di poter posare per lui perché a 18 anni lei sognava la moda
e dalla valigia prende un vestito rosso, che è corto e generoso con le forme
e hanno fatto l’amore più bello che c’è, sul finestrino c’era il loro riflesso
due corpi bianchi e nudi stesi sul verde
e nello sfondo c’era un prato verde
sì nello sfondo un grande prato verde
confesso temo di scappare proprio da me, la pelle invecchia in un altro riflesso di me
cerco qualcosa che non trovo e non so cos’è
mi serve forza e decisione, scendo alla prossima stazione
vengo con te aspetta, adesso so cos’è l’amore
forse è la casa in cui mi volevo rifugiare,
rifugiare, rifugiare, rifugiare
forse è la casa in cui mi volevo rifugiare, rifugiare

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